Er Galassia

Uno dei criminali più famosi d'Italia

Ivan Beltrame, detto "Er Galassia". È stato un membro della "Banda della Uno Bianca", una gang di rapinatori che ha seminato il terrore negli anni '90 in Emilia-Romagna. Ma quello che forse non tutti sanno è che Er Galassia aveva una grande passione per l'informatica e un sogno nel cassetto: diventare miliardario.

La storia

Er Galassia era nato a Bologna nel 1968 da una famiglia modesta. Fin da piccolo mostrava una spiccata intelligenza e una curiosità per tutto ciò che riguardava la tecnologia. A scuola era bravo in matematica e fisica, ma non gli piaceva studiare le altre materie. Preferiva passare il tempo al computer, a programmare giochi e applicazioni. Era anche un abile hacker, capace di violare i sistemi di sicurezza di banche e aziende.

Un giorno, mentre navigava su internet, Er Galassia scoprì l'esistenza di una moneta virtuale chiamata Bitcoin. Si trattava di una forma di denaro digitale che non dipendeva da nessuna autorità centrale e che si basava su una rete peer-to-peer. Er Galassia rimase affascinato da questa idea e decise di investire tutti i suoi risparmi in Bitcoin. Era convinto che quella fosse la moneta del futuro e che avrebbe potuto renderlo ricco.

Ma Er Galassia non si accontentava di aspettare che il valore dei Bitcoin salisse. Voleva aumentare il suo patrimonio in modo più rapido e sicuro. Così ebbe un'idea geniale: usare i Bitcoin per finanziare le sue rapine. In questo modo avrebbe potuto ottenere denaro contante senza lasciare tracce e senza rischiare di essere rintracciato dalle autorità.

Er Galassia si mise in contatto con alcuni vecchi amici che facevano parte della "Banda della Uno Bianca". Si trattava di un gruppo di ex militari e poliziotti che avevano deciso di mettersi a delinquere per arricchirsi. La banda era specializzata in rapine a mano armata a banche, supermercati, uffici postali e distributori di benzina. Usavano come auto di fuga una Fiat Uno bianca, da cui il loro nome.

Er Galassia propose ai suoi complici di usare i Bitcoin come metodo di pagamento per le loro azioni criminali. In pratica, lui avrebbe fornito loro i Bitcoin necessari per acquistare le armi, le munizioni, le maschere e tutto il materiale utile per le rapine. In cambio, i rapinatori gli avrebbero restituito una parte del bottino in denaro contante.

I membri della banda accettarono la proposta di Er Galassia, anche se non capivano bene cosa fossero i Bitcoin e come funzionassero. Si fidavano della sua competenza informatica e del suo entusiasmo. Così iniziarono a pianificare le loro rapine usando i Bitcoin come valuta.

Le cose andarono bene per un po'. La banda riuscì a compiere diverse rapine senza essere scoperta dalla polizia. Er Galassia riceveva il suo compenso in contanti e lo convertiva in Bitcoin, aumentando il suo patrimonio virtuale. Era sempre più vicino al suo sogno di diventare miliardario.

La fine di un'era

Ma la fortuna di Er Galassia finì presto. La polizia iniziò a indagare sulla "Banda della Uno Bianca" e sui suoi movimenti finanziari. Grazie a una serie di intercettazioni telefoniche e di messaggi criptati, gli investigatori risalirono alla fonte dei finanziamenti della banda: Er Galassia e i suoi Bitcoin.

Un giorno, mentre stava prelevando denaro contante da un bancomat, Er Galassia fu arrestato dalla polizia. Gli sequestrarono il suo computer e i suoi Bitcoin, che furono considerati il frutto di attività criminali. Er Galassia fu processato per associazione a delinquere, riciclaggio di denaro e truffa informatica. Fu condannato a dieci anni di reclusione e alla confisca dei suoi beni.

La sua vita era finita. Aveva perso la libertà e i suoi sogni di ricchezza virtuale si erano dissolti nel nulla. Ma il suo esempio rimase come una lezione per tutti coloro che pensano di poter aggirare la legge e arricchirsi facilmente. La tecnologia può essere uno strumento utile, ma può anche diventare un'arma pericolosa se usata in modo sbagliato.